Nuova strumentazione Sismica-Geoelettrica

La ZULBERTI S.r.l. ha recentemente effettuato un upgrade della strumentazione dedicata alle indagini geosismiche e geoelettriche per garantire ai suoi clienti risultati ancora più accurati, mediante un equipaggiamento performante e all’avanguardia.
Queste apparecchiature, tutte a marchio MoHo, permettono una raccolta dati accurata e di qualità, e sono impiegate dal team Zulberti S.r.l. per numerose prove d’indagine non invasive come, ad esempio:

  • Prove MASW;
  • Prospezione sismica attiva a Rifrazione;
  • Prove HVSR;
  • Indagini geoelettriche.

MASW

La tecnica MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves) è un’indagine geofisica in grado di rilevare la velocità di propagazione delle onde di superficie nel sottosuolo, tramite sensori (geofoni) estremamente sensibili posti a livello del piano campagna. L’energia sismica impiegata da questa metodologia è quella generata da una sorgente attiva (quale ad esempio l’impatto al suolo di una mazza battente) la quale viene trasmessa per più di due terzi sotto forma di onde di Rayleigh, componente principale delle onde superficiali.

L’elaborazione del dato acquisito tramite MASW permette di ricostruire una stima della sismo-stratigrafia del sottosuolo e, soprattutto, di determinare la velocità equivalente delle onde di taglio (Vs,eq) e il parametro Vs30 , definita dalla normativa (NTC 2018).

PROSPEZIONE SISMICA A RIFRAZIONE

L’attrezzatura sismica sopracitata permette di effettuare anche indagini di prospezione sismica a rifrazione. Questa tecnica si basa sulla misurazione dei tempi di percorrenza delle onde rifratte in prossimità delle interfacce tra i sismo-strati del sottosuolo, attraverso i quali le onde si propagano a differenti velocità.
Anche in questo caso l’energia sismica ha origine da un punto di energizzazione (l’impatto al suolo di una mazza battente) dal quale si irradia attraverso lo strato superiore (arrivi diretti) per poi procedere lateralmente lungo gli strati più profondi grazie al fenomeno della rifrazione. L’acquisizione del segnale sismico da parte dei geofoni e dei moduli MoHo è istantanea; i dati relativi ai tempi di primo arrivo del segnale vengono poi elaborati mediante software di calcolo dedicati per ottenere informazioni relative alle geometrie e alle caratteristiche fisiche del sottosuolo.

HVSR

Il metodo HVSR (Horizontal to Vertical Spectral Ratio) o “metodo di Nakamura” è una tecnica non invasiva e relativamente rapida che prevede l’acquisizione del rumore sismico di fondo (naturale e/o antropico).

La prova prevede l’utilizzo di un’unica stazione di misura, estremamente compatta, composta da tre geofoni orientati (tromometro), posta sulla superficie del terreno e in grado di acquisire le vibrazioni ambientali nelle tre direzioni ortogonali dello spazio (Nord-Sud, Est-Ovest ed oscillazione verticale) in un intervallo di frequenza compreso tra 0,1 e 512 Hz.

Dal rapporto di ampiezza fra le componenti orizzontali e verticali del moto, a seguito di un’opportuna analisi del dato, si possono ricavare informazioni quali:

  • Frequenza caratteristica di risonanza del sito;
  • Frequenza fondamentale di risonanza di un edificio;
  • Velocità media delle onde di taglio Vs;
  • Stratigrafia del sottosuolo.

PROSPEZIONE GEOELETTRICA

L’apparecchiatura utilizzata in fase di acquisizione dei dati di campo è un resistivimetro digitale multicanale configurato a 32 canali caratterizzato dall’alta risoluzione ed accuratezza nell’indagine geoelettrica. Lo strumento permette di eseguire Tomografie Elettriche Multielettrodo tramite molteplici configurazioni elettrodiche, S.E.V. (Sondaggio Elettrico Verticale) e S.E.O. (Sondaggio Elettrico Orizzontale).

Il principio dell’indagine geoelettrica si basa sulla verifica del comportamento dei volumi di materiale presente nel sottosuolo in seguito ad una sollecitazione provocata dal passaggio di una corrente elettrica immessa nel terreno.

Un flusso noto di corrente elettrica viene immesso mediante due elettrodi detti “elettrodi di corrente”, mentre altri due elettrodi detti “elettrodi di potenziale” rilevano la differenza del potenziale elettrico generato.

I dati geoelettrici vengono acquisiti tramite misure in serie effettuate in automatico dal resistivimetro MoHo, spostando i quadripoli lungo lo stendimento elettrodico posato in sito. L’analisi del dato risulta efficace per determinare puntualmente la possibile presenza di acqua nel sottosuolo, identificare caratteristiche stratigrafiche o individuare corpi interrati quali cisterne o serbatoi.

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